Maradona, il ritorno divide l’Argentina. Salvezza contro il Boca nel destino

“Maradona è la patria”, “E’ il peggiore”. Basta scorrere i commenti sui social in Argentina per comprendere che Maradona è ancora in grado di muovere le passioni e dividere come nessun altro. In Argentina non si parla d’altro che del ritorno in patria di Diego Armando Maradona come allenatore del Gimnasia.

Le clausole del contratto di Maradona

Maradona, scrive il Clarin, ha stipulato una clausola per viaggiare all’estero e rispettare impegni già presi in precedenza in Bielorussa e Venezuela. Avrà una casa vicino al campo di allenamento della squadra, anche se non ci abiterà stabilmente. Avrà anche un aiuto nella figura del “Gallego” Méndez, individuato da Christian Bragarnik, l’impresario che ha fatto da collante tra Maradona e il Gimnasia. L’ex difensore porterà anche un preparatore atletico con cui già lavora, Hernán Castex.

Maradona e l’Argentina: un caso politico

Ad agosto, Maradona aveva invitato gli argentini a votare contro Mauricio Macri, sconfitto alle elezioni di medio termine. Eletto presidente della repubblica nel 2015 sull’onda della furia per la corruzione dei Kirchner, prometteva che l’Arhentina non sarebbe diventato come il Venezuela. Macri però ha portato l’Argentina alle soglie del default. Anche i soldi chiesti nel 2016 al Fondo Monetario Internazionale non hanno prodotto investimenti e hanno finito per rendere più esposta e vulnerabile la posizione del FMI. Macri, inserito nel 2016 dalla rivista Time tra i 100 presidenti più potenti del mondo, nel 1995 aveva avviato la costruzione dell’epoca d’oro del Boca Juniors. Durante la sua presidenza, ha ricostruito lo stadio e vinto 17 titoli, diventando il presidente di maggior successo nella storia del club, votato come miglior sudamericana del decennio 2001-2010 dalla Federazione Internazionale di Storia e Statistica del Calcio. Proprio il Boca Juniors, il “suo” Boca Juniors, può decidere il destino del Gimnasia di Maradona.

Il Diego tour: l’ultima contro il Boca

Dopo il debutto contro il Racing, il Lobo giocherà a Cordoba contro il Talleres poi in casa contro il River Plate. La squadra viaggerà a Mendoza (Godoy Cruz), a Rosario (Newell’s) y Mar del Plata (Aldosivi). Alla quindicesima Maradona tornerà per la prima volta a Buenos Aires, contro il Banfield. Il tour di Maradona, escluse le gare interne, vedrà l’icona del calcio mondiale al Parque Patricios contro l’Huracan, a Rosario contro il Central, ad Avellaneda per affrontare l’Independiente. All’ultima giornata, poi, trasferta alla Bombonera contro il Boca.

Con gli “xeneizes” Maradona ha giocato una sola stagione. Gli bastò per vincere il titolo Metropolitano ‘81, una delle due sezioni in cui era diviso il campionato argentino (l’altra era il titolo Nacional). Maradona ha chiuso la sua esperienza al Boca con 35 gol in 45 partite, poi si è fatto avanti il presidente del Barcellona Joan Gaspart che si è presentato a Buenos Aires con un contratto faraonico: l’equivalente di 15 miliardi di lire in sei anni al giocatore, sette  e mezzo all’Argentinos, due e mezzo al Boca. Anche allora l’Argentina e il calcio vivevano una crisi economica pesantissima. Era un’offerta impossibile da rifiutare.

Gimnasia, le maglie con la Diez

Maradona è rimasto un grande tifoso del Boca. La scorsa estate, ha benedetto l’arrivo di Daniele De Rossi. “Non ti conosco benissimo, però sappi che qui puoi stare tranquillissimo, sia per il Boca che per me. Ti vogliamo subito, vieni qua! Sappi che tu che indossi la maglia del Boca, è come il sangue di San Gennaro che si scioglie” ha detto al momento dell’annuncio.

Certo, la trasferta alla Bombonera all’ultima giornata non sarà una partita come le altre. Per questo, per avvicinarsi alla grande sfida e prepararsi alla rincorsa verso la salvezza, al Gimnasia stanno facendo stampare una serie di maglie con il numero 10 sulle spalle. Versioni della “Diez”, la maglia di Maradona. Il Pibe che ha reso il dieci il numero del calcio.

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