Le squadre forti, si sa, hanno “due squadre”. La Juventus non è da meno, con una panchina da lusso sfrenato. Una panchina talmente grande che vede anche qualcuno che non trova posto a sedere. Mourinho ha spiegato bene la questione: “In Premier League vedo favorite Manchester City, Tottenham, Liverpool e la squadra B del Manchester City”. Una provocazione, ma efficace. Ci sono società che possono permettersi due undici competitivi quasi allo stesso modo.
La “Juventus B” lotterebbe per la Champions
In Italia la Juventus è tra queste: il fatto che Sarri abbia schierato la stessa squadra nelle prime due partite (ad ecccezione di Chiellini per De Ligt causa infortunio) è un chiaro indizio. C’è un’altra Juventus, seduta in panchina, pronta a partecipare: Buffon, Danilo, Buffon; Danilo, Demiral, Rugani, Cuadrado; Emre Can, Bentancur, Rabiot; Ramsey, Dybala, Bernardeschi. Volendo sistemarli in un teorico “campetto” si potrebbe fare un 4-3-3 in grado di lottare tranquillamente per i primi posti.
La panchina trasborda: i casi Mandzukic ed Emre Can
E non solo: questa Juventus trasborda: giocatori come Emre Can e Mandzukic, che hanno ingaggi milionari da “top player” nemmeno riescono a trovare posto tra le riserve. A questi si aggiungono gli infortunati Perin e Chiellini. Ma Mandzukic ed Emre Can sono stati fatti fuori dalla lista per la Champions League. Qualcosa di impensabile la scorsa stagione, anche perché si tratta di due calciatori che farebbero la differenza in moltissimi club in Europa. Per loro c’è la possibilità di giocarsi le loro carte in campionato, ma l’esclusione dalla Champions League crea inevitabilmente malumori. Ne ha dato esempio Emre Can con lo sfogo di ieri, poi parzialmente rientrato. E per Sarri, amante di una gestione “monoblocco”, questa Juventus diventa un giocattolo da maneggiare con cura. Per evitare di farsi male, anche.