Il ct dell’Italia, Roberto Mancini, ha seguito come molti tifosi la grande vittoria di Matteo Berrettini, primo azzurro in semifinale allo Us Open, uno dei quattro tornei di tennis più importanti del mondo, in 42 anni. “Berrettini? Faccio i complimenti per come sta giocando, non solo per ieri, ma anche per quello che fatto nelle settimane scorse. Sta sta migliorando molto” ha detto Mancini.
Berrettini sfiderà Rafa Nadal per raggiungere una storica finale. Già molto serio da piccolo, ha praticato judo, continua a seguire l’NBA e a tifare per la Fiorentina come suo nonno, nato a Fiesole. Il suo primo maestro, Raoul Pietrangeli, ha raccontato all’ANSA che al Circolo della Corte dei Conti di Roma, dove ancora lavora, “c’è tutta la Curva che fa il tifo per lui in ogni partita, il nonno è ancora tesserato qui. Ha sempre ammirato Federer anche se, ha aggiunto Pietrangeli, “a me ricorda un po’ Adriano Panatta”.
Proprio a quel passato glorioso ha fatto riferimento Roberto Mancini, che alla Fiorentina ha iniziato la sua carriera di allenatore. “Speriamo che possa diventare uno dei migliori giocatori al mondo, perché è anche ora di tirare fuori altri giocatori” ha detto Mancini a Raisport. “Ci mancano un po’ tennisti e sciatori forti come quelli che abbiamo avuto nel passato”.
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