Icardi al PSG, le tappe dell’addio all’Inter

Da capitano e bomber a esubero di lusso. La road to perdition di Mauro Icardi all’Inter inizia lo scorso 9 febbraio, giorno della vittoria a Parma con gol di Lautaro Martinez. Spalletti glissa sul suo rinnovo di contratto, poi in tv Wanda Nara dichiara: “Icardi è stato servito poco in questo periodo. Magari Spalletti poteva mettere prima Martinez, dovrebbe approfittare del fatto che sono amici, fra loro non c’è rivalità”.

Icardi: via la fascia di capitano

Passa qualche giorno e il 13 febbraio l’Inter comunica via social network che Icardi non è più il capitano della squadra: la fascia passa a Samir Handanovic. “C’erano cose che mettevano in imbarazzo la squadra e la società. Andavano messe a posto”, dice Luciano Spalletti. Icardi non risponde alla convocazione per la partita di Europa League contro il Rapid Vienna. Il romanzo calcistico del 2019 procede per pubbliche dichiarazioni, foto su Instagram e messaggi da decifrare. “È meglio tenere la bocca chiusa e apparire stupidi che aprirla e fugare ogni dubbio” scrive Icardi, che non si allena con la squadra. Ufficialmente ha un problema al ginocchio. Il 17 febbraio, giorno di Inter-Sampdoria, è in tribuna con la moglie Wanda. Il pubblico li fischia. “Avrei preferito vederlo anche nello spogliatoio” dice Spalletti. Wanda Nara, ospite a Tiki Taka, racconta la sua verità. Interviene anche Marotta che promette di incontrarla. Ma intanto arriva la Juve.

La primavera di Icardi: la visita “fiscale” e la guerra dei like

Fabio Paratici, infatti, racconta alla Gazzetta dello Sport un retroscena del mercato estivo. “Ci sono due modi per motivare la squadra” ha raccontato di aver detto ai dirigenti, “uno non si può dire e l’altro è quello di comprare Cristiano Ronaldo. Il primo era comprare Icardi e scatenare un casino incredibile… Ma, come è ovvio, non era questo il mio obiettivo reale”.

Ma il sasso è lanciato, e nello stagno fa rumore. L’Inter ordina un controllo medico a Icardi. “Sta bene, l’infiammazione del ginocchio non è peggiorata rispetto all’inizio della stagione” rivela lo staff medico. La squadra sembra spaccata e quando, contro la Fiorentina, Politano esulta “alla Icardi” dopo un gol, Perisic lo riprende direttamente in campo. La partita si sposta sui social, ogni azione è un indizio. Cancelo mette un like a Icardi, Brozovic a un post sulla fascia data a Handanovic. Mentre Wanda comincia a seguire il profilo del Real Madrid, il 28 febbraio Icardi scrive una lettera aperta su Instagram: “È nei momenti più difficili che si dimostra il vero Amore. È in quei momenti che ho deciso di rimanere all’Inter, con l’Inter”.

Icardi torna in campo, la curva lo fischia

Il 6 marzo, Icardi e la moglie, con l’avvocato dell’argentino, incontrano Marotta. Non c’è alcun risarcimento per il bomber. L’Inter viene eliminata in Europa League dall’Eintracht Francoforte ma vince il derby. Le comunicazioni di Wanda Nara restano enigmatiche.  “Non lasciare che niente o nessuno detti i tuoi passi. Le persone che non hanno mai realizzato nulla faranno tutto il possibile per impedirti di farlo” scrive il 19 marzo. Due giorni dopo, l’attaccante rientra in gruppo.

Rivede il campo solo il 3 aprile, 4-0 al Genoa: suo il secondo gol, su rigore. Il 7 aprile torna anche a San Siro contro l’Atalanta. La partita finisce 0-0, la curva nord lo contesta con un opuscolo distribuito fuori e dentro lo stadio. “Adesso è il momento di dire basta. Il futuro dell’Inter si forgia attraverso il rispetto della maglia e della sua storia. Nulla potrà mai essere messo sopra questo basico concetto. (…) L’Inter ha bisogno di uomini disposti a tutto per quella maglia che rappresenta, non di capricci e di malati immaginari. La nostra è la posizione di chi si fa migliaia di chilometri su un pullman per andare a vedere una partita solo per essere vicini a quei colori che amiamo. (…) Perché noi vogliamo, sì, la vittoria, ma nulla ha più valore della fedeltà e dell’onore. Fine della pazienza. Verso una nuova alba, il nostro saluto al sole. (…) Icardi Vattene“.

Icardi, però, conferma di aver più volte comunicato alla società la sua intenzione di rimanere all’Inter. Il 26 maggio, ultima giornata di campionato, sbaglia un rigore contro l’Empoli. I nerazzurri vincono comunque 2-1 e si qualificano per la Champions League, i toscani retrocedono in Serie B. Sincero l’abbraccio in conferenza stampa tra Andreazzoli e Spalletti, entrambi al passo d’addio.

Marotta: Icardi è fuori dal progetto

L’Inter cambia tecnico ma non posizione su Icardi. “E’ fuori dal progetto, come Nainggolan” conferma Marotta all’inizio di luglio. Il 13 Icardi lascia il ritiro di Lugano. Non disputerà le amichevoli né la tournée in Asia. Di fatto, è sul mercato. Si parla di offerte da parte della Roma, del Napoli, della Juventus. Intanto l’Inter acquista Romelu Lukaku e destina al belga la maglia numero 9. A Icardi va la 7, che ha già indossato in nazionale.

Il ricorso e l’addio di Icardi

“Mauro vuole rimanere” dice ancora Wanda alla vigilia della prima giornata di campionato contro il Lecce. Rivela anche che alcunid dirigenti gli avrebbero detto di restare, ma Conte e Marotta smentiscono. Icardi non si vede al Meazza per il 4-0 al Lecce. E il 30 agosto notifica il ricorso al Collegio Arbitrale della FIGC che, come spiega l’avvocato ed ex arbitro di serie A Luca Marelli, “è composto da tre arbitri, scelti da una lista depositata presso la FIGC ad inizio stagione dalle varie associazioni professionali (AIC, AIAC ecc.). Ogni parte sceglie un proprio arbitro mentre il Presidente viene estratto a sorte entro 3 giorni dalla ricezione della comunicazione della parte che attiva il giudizio”.

La conciliazione sembrava più lontana, ma la storia iniziata a Parma è destinata a finire a Parigi.

Gestione cookie