Protagonista di storiche battaglie con le maglie dell’Inter, del Napoli e della Nazionale. Per Salvatore Bagni le sfide contro la Juventus hanno sempre un sapore speciale. Nel Napoli degli scudetti era il simbolo di una squadra che non si fermava a Maradona. Grinta e personalità, che caratterizzarono l’esperienza di quegli anni, sia con la maglia del Napoli che con quella dell’Italia. Una personalità che al Napoli è mancata sabato sera a Torino: gli azzurri tormentati dalla Juventus nel corso della prima ora di gioco, che si sono fatti mettere sotto senza attenuanti. E’ maturata una sconfitta che Salvatore Bagni giudica giusta.
L’ex centrocampista e oggi dirigente e opinionista sulle tv nazionali ha commentato Juventus-Napoli per CalcioToday. “E’ stata una partita bella perché ci sono stati tanti gol, ma quanta sofferenza per il Napoli. Bene la Juventus, è forte. Lo ha dimostrato. La prima ora di gioco è stata spettacolare, poi il calo. La rimonta del Napoli è stata emozionante, ma un pareggio forse sarebbe stato troppo. Giusto così”.
Il Napoli, quindi, non meritava di vincerla?
“Gli azzurri hanno avuto lo stesso approccio, sia a Firenze che a Torino. Ma se con la Fiorentina ti può andar bene, con la Juventus il discorso è diverso”.
Che tipo di approccio?
“Molle, senza personalità. Difesa alta. Non ho visto l’aggressività. Come fai a fronteggiare la Juventus senza il giusto atteggiamento? A Firenze c’era un ambiente esaltato e pieno di entusiasmo, potevo capire. Ma a Torino mi aspettavo una personalità diversa, un approccio agli avversari con molto più coraggio. Il Napoli è stato surclassato nella prima ora di gioco, prima che la Juve calasse fisicamente”.
Cosa non l’ha convinta nel Napoli di Ancelotti?
“Carlo aveva chiesto dei miglioramenti nella fase difensiva. Il Napoli ha preso 7 gol in due partite… di che parliamo? Una grande squadra 7 reti potrebbe prenderle in tutto il girone d’andata. Non è questo che ha chiesto l’allenatore. E non penso che si tratta di una questione di modulo. Il 4-2-3-1 fatto con equilibrio non dà tutte quelle scoperture. Troppi spazi, non si sfida la Juventus in questo modo. Il Napoli ha preso un gol in contropiede e ci può stare, ma gli altri due sono stati difficili da accettare”.
Difesa sotto accusa?
“A me dispiace molto per Koulibaly, ma la sua prova è il simbolo di un Napoli sbadato in difesa. E non è tanto l’autogol, ci può stare. E’ andato a spazzare e ha svirgolato. Mi delude tanto come sia riuscito a farsi saltare da Higuain in quel modo. Non è da lui. Anche a Firenze gli stessi errori. Ho visto due gare molto simili: ma la Juventus, naturalmente, ti può battere più facilmente. Anche Manolas non mi è piaciuto: timido, deve ancora entrare nei meccanismi. Secondo me soffre il momento di Koulibaly”.
A Torino ringraziano Koulibaly…
“Ha fatto una Coppa d’Africa per intero, senza fare nemmeno un giorno di ritiro. Capisco che fisicamente è imponente, ma anche lui può accusare queste situazioni. Non è al meglio, dovrà lavorare molto durante la sosta. Gli errori visti a Firenze e Torino non sono da lui. Ma chiaramente non si poteva chiedere ad Ancelotti di tenerlo fuori”.
Invece la Juventus?
“E’ forte, come sempre. Dimostra la personalità, la grinta e l’aggressività. Eppure hanno tanti calciatori fuori condizione. Non abbiamo visto Ramsey, Rabiot. Anche De Ligt non ha fatto bene, eppue hanno dominato il Napoli per un’ora. È vero, si sono fatti rimontare tre gol, ma con quel dominio iniziale hanno capitalizzato il risultato. Koulibaly ha fatto un autogol, ma avevano avuto molte occasioni per segnare. È una squadra dal tasso tecnico smisurato, difficile batterla”.
Come valuta gli innesti del Napoli? Lozano, Elmas, Manolas…
“Manolas non mi è piaciuto, nemmeno a Firenze. Sente il momento di Koulibaly, ha bisogno di certezze perché è arrivato da poco. Timido, deve essere incisivo. Per il Napoli è un guaio aver perso Albiol, lui negli spazi stretti era imbattibile. Ma Manolas ha caratteristiche diverse, che possono comunque aiutare molto la squadra di Ancelotti. Su Lozano non mi esprimo più ormai, lo adoro. Veloce, forte, ha personalità. Quella grinta da messicano che si farà sentire. Con Icardi e James era tra gli acquisti ideali. Almeno lui è arrivato… Elmas è molto bravo. Tecnico, con personalità. Mi è sembrato un po’ timido anche lui, ma è un ’99 e non è facile subentrare. Gli serve tempo, ma è un innesto che approvo”.
E i rinforzi della Juventus?
“Li abbiamo visti? Io no. Per ora stanno giocando i “vecchi” ed è giusto così. Sarri fa valere una squadra collaudata, che si conosce. Posso giudicare De Ligt, che ho visto non bene. Ma non è semplice per lui, gli serve un pochino di tempo. È molto giovane. Per la Juve aver perso Chiellini è una dura botta, non sarà uno scherzo farne a meno per così tanti mesi. Giusto tenere Higuain. Se Sarri lo vuole perché dialoga meglio di tutti con Ronaldo, perché darlo via?”