La Fiorentina di Montella, nel nuovo corso di Commisso, comincia col botto: perde 4 a 3 col Napoli ma da filo da torcere ai partenopei, giocando a tratti anche meglio, con qualche episodio dubbio che gli è rimasto sul groppone. Ad ogni modo in rete vanno Pulgar, Milenkovic e Boateng. Di mezzo un Insigne di troppo che fa doppietta con l’ausilio di un rigore piuttosto dubbio, capace di fare la differenza. Prima Mertens e Callejon. Avanti il Napoli, dunque, ma la Fiorentina esce a testa alta dimostrando a tutti che fra le squadre da battere, quest’anno, c’è anche lei.
Vincenzo Montella, a fine gara, commenta con un misto di soddisfazione e rammarico per quanto visto in campo. Certamente la sua squadra ha dato dimostrazione di solidità. Le sue parole nel post partita:
Vedendo le immagini da dove preferisce partire nell’analisi?
Preferisco fare i complimenti ai ragazzi e al pubblico, ci hanno dato credito subito. Il campo ha dimostrato quanto meritavamo, certe cose non si riescono a capire: perchè bisogna complicarsi la vita e non andare a vedere il var? Non voglio sentire più parlare di Chiesa simulatore. Non si possono capire sconfitte del genere, accettiamo il verdetto ma sconfitta è immeritatissima. C’è tanta rabbia, l’errore sì, ma il ragionamento no. Soprattutto dopo certi episodi, non ho capito ancora perché non si chiama il var. Ho preso un’ammonizione perchè di impeto dopo il rigore ho corso verso la panchina, ma non ho mancato di rispetto a nessuno.
Come ha visto la squadra?
I ragazzi erano concentrati, il Napoli ti espone a dei rischi ed errori, ma è piaciuta la squadra per l’intraprendenza. Trascinare il pubblico così e le soddisfazioni arriveranno.
Sente un po’ anche suo questo nuovo corso malgrado gli errori di stasera?
Gli errori li abbiamo sempre accettati, non capisco il ragionamento di non usare la var. Ho accettato anche errori più gravi in passato ma non c’0era la var. Ora sì. Sono entusiasta dei ragazzi, hanno dimostrato coraggio ec sfrontatezza senza chiudersi contro il Napoli nonostante la superiorità. Mi piace giocare a viso aperto, loro più cinici nelle situazioni. Mi tengo la giusta mentalità e la prestazione del gruppo per lavorare bene in futuro ripartendo da questa ottima gara.
È una Fiorentina giovane, ma con un Ribery in più…
Ribery è un campione, è un esempio come comportamento: sarà di supporto per i giovani, con loro bisogna insistere senza lasciare niente per strada. È importante acquisire malizia specialmente in fase di possesso, evitare di perdere tempo, arriverà tutto anche per i nostri giovani.
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