Una squadra solida in difesa, con un centrocampo tutto tecnica e dinamismo, bella spinta sulle fasce e un attacco completo. È la formazione ideale dei nuovi acquisti della Serie A, dei giocatori che l’anno scorso non giocavano in Italia. Una selezione che conferma il ritrovato appeal del nostro campionato.
Portiere
Guida la difesa il portiere più costoso nella storia della Roma, Pau Lopez, arrivato per 23,5 milioni dal Betis Siviglia che hanno protestato via social considerando la cifra troppo bassa per un elemento tante volte decisivo in stagione. Protagonista di 2.6 parate di media a partita, Lopez ha mantenuto la porta inviolata quasi una volta su tre in carriera e gioca bene anche con i piedi, una qualità impossibile da ignorare nell’evoluzione del calcio moderno. Anche se la nuova regola sulla possibilità di passare il pallone dentro l’area potrebbe alzare la linea di pressing e far tornare di moda, per reazione, il lancio lungo.
Difesa
In un’ideale 4-3-3 a destra giocherebbe Danilo, che la Juventus ha scambiato con Cancelo. Rispetto al portoghese è più energico nella spinta a tutta fascia e tira meglio dalla distanza, mentre paga qualcosa in termini di qualità tecnica nello stretto: difficilmente, dunque, vedremo dribbling o giocate a effetto da parte del brasiliano, più affine a Maicon come interpretazione del ruolo.
Inevitabile un posto da titolare per De Ligt, terzo acquisto più costoso di sempre in Serie A. Abituato a difendere sull’uomo anche in campo aperto, dovrà velocemente cambiare abitudini e schemi mentali per inserirsi in una squadra che difende più di reparto, in cui conta il rispetto delle posizioni reciproche. Il livello non è in discussione, le amichevoli hanno confermato che il processo di apprendimento non è certo concluso.
Al suo fianco giocherebbe uno tra Godin, il nuovo sceriffo dell’Inter di Conte che ha ritardato l’inserimento in squadra per un infortunio muscolare, e Skrtel, colpo d’esperienza dell’Atalanta, ancora sufficientemente integro per fare la differenza anche nell’avvio del percorso europeo dei nerazzurri.
A sinistra Theo Hernandez, il primo acquisto del nuovo corso del Milan. Non è certo ai livelli del fratello Lucas, colpo più dispendioso nella storia del Bayern Monaco. È ancora un difensore molto istintivo, che confida in un atletismo da sprinter con e senza palla per aggredire il campo ma va inquadrato per limare certe mancanze dal punto di vista tattico, soprattutto nella difesa senza palla, e caratteriale. Ma ha 21 anni, il tempo è dalla sua.
Centrocampo
Nel centrocampo di questa squadra ideale trova sicuramente spazio Adrian Rabiot, che se lo sta guadagnando effettivamente nelle gerarchie della Juve di Sarri come mezzala. Il francese è la vera rivelazione del precampionato bianconero. Si è inserito velocemente nel nuovo contesto tattico, si è rivelato resistente nelle coperture e decisamente energico in spinta, con un tiro da fuori che può spostare gli equilibri.
In prospettiva, potrà avere un notevole impatto anche Aaron Ramsey che si è rivisto in campo per la prima volta nell’amichevole con la Triestina, illuminata dal gran gol di Dybala: al momento è ancora fisicamente indietro. Ma come incursore o da mezzala di possesso potrebbe diventare un elemento prezioso nel velocizzare il ribaltamento dell’azione e sfruttare i corridoi aperti nelle transizioni.
L’hype che circonda il nuovo centrocampo sudamericano del Cagliari si deve soprattutto a Naithan Nandez, mezzala che prenderà il posto di Barella. Ma nel 4-3-3 ideale dei volti nuovi l’ultimo posto spetta a Schone, il regista dell’Ajax che ha conquistato l’Europa. Danese con passaporto olandese, straniero con più presenze nella storia del club, è abituato a far correre soprattutto il pallone e a battere ogni punizione. E’ un jolly di centrocampo, un leader che si è evoluto in playmaker e si prepara a far girare la manovra del Genoa.
Attacco
Il ruolo di centravanti non può che spettare al belga Lukaku, attaccante di presenza fisica che fa reparto da solo, segna, protegge palla e fa salire la squadra: un profilo che non a caso Conte ha cercato con notevole insistenza.
Nel 4-3-3 ideale dei nuovi volti giocherebbe con Hirving Lozano, l’acquisto più costoso nella storia del Napoli, secondo giocatore per tiri di media nel PSV Eindhoven nell’ultima Eredivisie, e per ora con Mario Balotelli, colpo del Brescia. Terzo italiano con più gol nei cinque principali campionati europei dal momento del suo esordio, è tornato a casa per riprendersi una centralità in Serie A e magari la nazionale in vista dell’Europeo 2020. Ma all’orizzonte c’è Alexis Sanchez, ormai ai dettagli con l’Inter anche grazie ai continui messaggi persuasivi di Lukaku, che si guadagnerebbe una maglia di titolare a trattativa conclusa.
Poi c’è pure Franck Ribery, un giovane di 36 anni che promette entusiasmo e spettacolo. Non una comparsa ma la ferma volontà di lasciare il segno in Serie A. Vedremo a chi leverà il posto nella Tpp 11 dei nuovi acquisti di questa stagione che sta per cominciare.