Edin Dzeko ride più spesso ultimamente, come forse non aveva mai fatto da quando è a Roma, l’hanno notato in molti: probabilmente voleva togliersi un peso, quel rinnovo contrattuale con i giallorossi arrivato in extremis ha rilanciato il suo futuro. “Ritorno al futuro”, per citare un famoso film. Infatti, Dzeko, dopo aver messo quella firma, dovrà comportarsi come se avesse una macchina del tempo e cancellare – con i fatti e il rendimento – una seconda parte di stagione (quella scorsa) opaca e svogliata. Di mezzo, un accordo con l’Inter non trovato o forse raggiunto e non concluso che fa masticare amaro moltissimi.
Dzeko: a Roma per ripartire. Il fuoriclasse ritrovato
Non è bastata quella fascia di capitano, vista più volte al braccio del bosniaco, durante le partite di preparazione nel ritiro precampionato. E adesso che il campionato sta per cominciare Fonseca si fida di lui, ma la piazza no. Un pubblico esigente, stanco e demotivato dopo l’ultima annata con più bassi che alti. Allora questo, a maggior ragione, dovrà essere “l’anno Dzeko”, o l’anno zero – fate voi –, per ripartire verso la giusta rotta. “Roma è casa mia”, ha detto subito dopo aver prolungato il sodalizio tutto giallorosso. Il “Cigno di Sarajevo” rincara la dose d’affetto ai microfoni di Roma TV.
Dzeko a Roma TV: “La mia famiglia sta bene qui, i miei figli sono nati nella Capitale”
“L’ho sempre detto di star bene qui, la mia famiglia si sente bene, specialmente mia moglie e poi i miei figli, che sono nati a Roma. Ultimamente quando siamo stati in vacanza una diceva di voler tornare a casa, cioè a Roma”, ha sottolineato il bosniaco. Segno di una situazione che pare essersi sbloccata, proprio come nelle migliori storie d’amore: allora “C’eravamo tanto amati” risulta opportuno, ma soltanto per far sì che il sentimento riparta da dov’era rimasto. Edin, almeno a parole, ne ha tutta l’intenzione. Ora, però, servono i fatti. Quando a parlare sarà solo il campo.