Un tocco sotto quanto basta per alzare il pallone, dura tutto pochi istanti, il portiere alza lo sguardo, è battuto, incredulo davanti all’impotenza di non poter evitare il gol con il cucchiaio. Francesco Totti ne ha fatto un marchio di fabbrica su rigore dal lontano Europeo del 2000, tra l’incredulità dei compagni a tanto coraggio e spregiudicatezza. E’ sopratutto dai 16 metri che il cucchiaio trova le sue dimensioni più nitide, il più vecchio quello di Antonin Panenka, Europei del 1976, la Cecoslovacchia batte la Germania Ovest proprio grazie a quel colpo di genio.
Di lì negli anni è stato un susseguirsi di scavetti, sopratutto dell’ex Capitano della Roma, dai 16 metri o su azione. Ci sono però anche altri grandi artisti del pallone che del cucchiaio ne hanno fatto un’opera d’arte, e non solo dal dischetto. L’ultimo in ordine di tempo quello di Paulo Dybala ieri sera a Trieste. Trascina la Juve in amichevole, l’argentino che sta cercando di convincere Maurizio Sarri con le sue giocate, di come possano essere utili alla causa bianconera. Colpi come questo sicuramente.
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Da Dybala, Totti, Wass, Zidane quanti cucchiai su azione
Il colpo sotto nell’area di rigore qualche centimetro più indietro del dischetto, un pò defilato, un rigore in movimento e neanche tanto facile. Una giocata della Joya, quelle che il popolo della Juve si aspetta da un giocatore del suo talento. Prima di Dybala la galleria di colpi eccezionali in tal senso è ricca, nel 2002 lo specialista Totti ne mise a segno uno ai venti metri in un derby contro la Lazio all’Olimpico, quello del 5-1. Nel 2005 sempre l’ex dieci giallorosso ne piazza un altro a San Siro contro l’Inter, roba da far venire giù tutta la Scala del calcio e così via, non ha caso basta dire o ricordare il cucchiaio e subito ti viene in mente l’ex capitano romanista. Il seme di Totti a Trigoria deve essere stato piantato nel modo migliore, a 19 anni, lo scorso anno, un altro giallorosso segna il suo primo goal in Serie A con un cucchiaino delizioso, Nicolò Zaniolo, contro il Sassuolo. Lontano dalla Capitale nella passata stagione resta impresso il colpo sotto di Perisic contro il Rapid Vienna a San Siro. Non solo in Italia, sempre lo scorso anno, nella Liga il Real Madrid viene fermato dal Celta Vigo, 2-2. Il 30enne danese Daniel Wass la tocca morbida, pallonetto dal limite dell’area delizioso a battere Keylor Navas.
Ma il mondo dei cucchiai su azione, nel recente passato, vanta altri esemplari di inestimabile valore. Un altro juventino nel 2009 castigava il Milan, il tocco sotto è di un certo Zinedine Zidane. Nella hall of fame ci sono scolpiti anche nomi celebri come quelli di Antonio Di Natale, David Beckham e molti altri. Tutto questo solo per citarne alcuni e di quelli andati a segno. Il cucchiaio ha regalato anche molti dolori, sopratutto su rigore, chiedete a Graziano Pellè, Euro 2016, la figuraccia in mondo visione contro la Germania, voleva sbeffeggiare Neuer. Purtroppo sappiamo tutti come andò a finire. Fa ancora molto male.