76′ di Manchester United–Inter di International Champions Cup: punizione dal limite per i Red Devils scodellata in area, Handanovic respinge sui piedi di un calciatore in maglia rossa, il quale controlla la palla col destro, sterza sul mancino dribblando un avversario e poi mette in porta verso il secondo palo. Tutto nel giro di un istante e in uno spazio ristretto. Quel calciatore ha un viso che fino ad allora non avevamo mai visto ma siamo certi che lo rivedremo molto presto.
Mason Greenwood è destinato a prendersi le luci della ribalta perché ha un talento smisurato. Nasce il 1 ottobre del 2001, a Bradford, a circa 75 km da Manchester. Gioca per lo United dal 2007: sono bastati due anni all’Halifax Town per convincere la dirigenza dei Red Devils ad acquistarlo. Ha soltanto sei anni ed è già considerato un potenziale campioncino. Nell’Under 18 gioca 34 partite e segna… 34 gol. Numeri straordinari in tutte le categorie.
In molti vedono in lui il nuovo Marcus Rashford. Qualche analogia c’è, anche estetica, ma i due hanno caratteristiche leggermente diverse. Greenwood è meno esplosivo del numero 10 dello United, ma ha una maggior qualità tecnica e lo ha dimostrato proprio in quel gol contro l’Inter. In quella azione c’è tutto il suo enorme talento: senso della posizione, dribbling e gol. Una stellina destinata ad emergere prima o poi. Forse per questo Solskjaer non si fa troppi problemi sulla cessione di Lukaku. Che vada pure, tanto c’è Mason. E poco importa se ha solo 18 anni.
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