“Affronterò la malattia a viso aperto, la rispetto. Non ho paura, vincerò anche questa battaglia per le persone che amo e per tutti coloro che hanno dimostrato di volermi bene”, Sinisa Mihajlovic – allenatore del Bologna – sabato ha lasciato tutti senza fiato. Le parole le ha usate lui: poche, toccanti e circostanziate per dire che ha bisogno di tempo per curarsi e sconfiggere un nemico inaspettato come la Leucemia.
Mihajlovic anticipa l’ingresso in ospedale per iniziare le cure
Tempo che Sinisa ha deciso di anticipare, d’accordo con la società e lo staff del reparto di ematologia dell’istituto Seragnoli del policlinico Sant’Orsola, l’ingresso in ospedale che era previsto per domani. L’allenatore, però, ha scelto di entrare un giorno prima per giocare sulla tempestività, fattore importante (anche secondo i medici) per il superamento della patologia. Infatti a favore del serbo ci sarebbe l’immediatezza con cui è stata riscontrata la patologia, inoltre la struttura in cui Mihajlovic si sta curando è annoverata fra le eccellenze mondiali nel settore.
I presupposti per arginare questa situazione spiacevole ci sono tutti, rassicurazioni sono arrivate anche dalla moglie di Sinisa che, sul suo profilo Instagram, aveva scritto: “Col vostro sostegno siamo imbattibili”. Un modo come un altro per ringraziare e ricambiare l’ondata di affetto e solidarietà ricevuta. Tanti, infatti, si sono mostrati vicini a Mihajlovic in questo momento delicato: dai colleghi allenatori ai molti calciatori che ha allenato in questi anni, fino agli ex compagni con cui ha calcato i campi da gioco, ciascuno ha voluto spendere due parole per voler incoraggiare uno sportivo che è, forse, nel periodo più fragile della sua vita.
Bologna, la squadra continua il lavoro in attesa del ritorno di Sinisa
Proprio quei giocatori rossoblù, che adesso allena e stava preparando per la stagione che verrà, sono in ritiro con la testa altrove cercando di capire come sostenere la propria guida tecnica. “Col duro lavoro”, ha detto loro Sinisa, ma non è semplice. La squadra, intanto, è coordinata dallo staff del serbo che, prima di ricoverarsi, ha lasciato disposizioni precise sul lavoro da fare: il Bologna, infatti, dal 25 luglio al 3 agosto proseguirà la preparazione nel ritiro di Castelrotto per poi spostarsi in Austria dove ultimerà gli allenamenti prima del debutto in campionato. Lo spettacolo deve continuare, si dice così. Al Dall’Ara faranno di tutto per consegnare a Mihajlovic una classifica degna, da perfezionare e confermare al suo ritorno, perché come ha detto Sabatini in conferenza stampa l’allenatore sarà ancora lui. In un futuro, speriamo, più roseo.